13 risposte a “A chi giova la frattura?

  1. Andrea Sarubbi ho letto in fretta qualcosa in fb, mentre scorreva il sidebar: si fa una domanda e nessuno risponde.

    Lo sai che non esiste un politico (a meno che non abbia bisogno per motivi di campagna) che risponde ad un cittadino che gli pone un quesito?
    Io sono una politologa free lance e capita che qualcuno si degni di dimostrare che forse sono un essere umano, che strano, io credevo che il popolo fosse sovrano!
    Aggiungo solo una cosuccia poi non ti disturbo oltre: NO EMMA IN LAZIO, troppo radicale, troppo femminista e con una bella e pesante eredità di chi, a mio avviso, professionalmente è migliore di lei. Il tempo parlerà. Buon lavoro, Orsola Messia

  2. manlio laurenti

    Se Dalla Vedova,che di nome fa Benedetto(non si sa mai),è l’immagime speculare di Andrea Sarubbi,punge vaghezza di saper chi per primo pssera’ dall’altra parte,ovvero se Andrea è un cattolico di sinistra che pende al Centro,ovvero Benedetto è un cattolico di centro che pende a sinistra.L’importante è che non decidano contemporaneamente,pena il pericolo di darsi una zuccata durante il movimento.Io la penso cosi’:se uno vuole morire è SOLO AFFAR SUO,anche se i medici possono rifiutarsi in una pratica atroce.Non è diritto di nessun altro al mondo decidere per lui.Quindi Beppino ha fatto morire sua figlia.Se la volonta’ del moribondo non è nota,la Societa’ ha il dovere di mantenerlo in vita.Stabilire un termine per legge,dopo di che lo si accoppa,mi appare un atto di barbarie che non so definire a parole.

  3. Sinceramente? Se la candidatura della Bonino ha riacceso il conflitto fra “guelfi” e “ghibellini” come ai tempi del caso Englaro, vuol dire che stiamo messi male.

    E’ ammissibile che uno scontro simile possa avvenire sul destino di una donna, sulla sua vita e sulla sua morte.

    E’ invece indecente che ciò avvenga su una candidatura politica. E, peggio ancora, su una candidata che è sempre stata la paladina della difesa delle libertà religiose, oltre che della laicità dello Stato.

    Anche perchè, se i primi sondaggi danno la Bonino persino in vantaggio contro la Polverini, per quanto possano essere sondaggi fallaci o farlocchi (oddio, Crespi non mi pare proprio un anti-berlusconiano), vuol dire che l’elettorato cattolico non è poi così tanto spaventato da una candidata come la Bonino. Nonostante abbia come avversaria la Polverini, che tanta gente a sinistra, non solo i cattolici, non disdegnerebbe di votare.

  4. Trovo che la Bonino sia una validissima politica e che meriti la candidatura.
    Ma vorrei ricordare, che la candidatura nasce grazie ad un colpo d’astuzia dei Radicali ( vedi Pannella & C.) che hanno approfittato del vuoto lasciato dal Partito Democratico nella casella: CANDIDATO PRESIDENTE REGIONE LAZIO.
    Nessun problema sarebbe sorto se il PD avesse avanzato una propria candidatura dimostrando egemonia, non solo numerica, nel centro-sinistra, ma anche decisionale.

  5. non riuscirei a votare serenamente la Bonino… ergo, rischio di non votare (la Polverini, manco se me pagano).

  6. Caro Andrea, che tu fossi bravo lo sapevo, ma così bravo no! Ti stai impegnando in un compito davvero arduo, ai limiti dell’impossibile: quello di concentrare l’attenzione dei cattolici del PD sui temi oggetto del dibattito politico nazionale per non farli troppo arrabbiare sui temi spiccioli della politica locale. Tuttavia, noi cattolici del PD residenti nel Lazio, il prossimo 28 marzo ci troveremo nella cabina elettorale (ammesso che ci andiamo) con un foglio sul quale barrare un nome fra quello di Renata e quello di Emma. A quel punto tutte le chiacchiere saranno a zero (come si dice da queste parti) e la sintesi la dovremo fare noi, nel nostro cervello ma anche nel nostro cuore. E deve essere una sintesi sì coraggiosa, ma che non ci faccia venire l’ulcera 1 secondo dopo aver deposto la scheda nell’urna. Nel nome della politica in tanti e tante volte ci siamo turati il naso e abbiamo crociato sulle schede nomi che non ci convincevamo a pieno, nel nome della sintesi. Stavolta però lo sforzo che ci viene richiesto è davvero grande e credo che costerà molto in termini di attaccamento al PD. La sintesi, che tu richiami come caratteristica genetica del PD, a me oggi sembra questa: il più grande partito di opposizione italiano non ha trovato (e tu stesso lo hai richiamato pochi giorni fa) un uomo o una donna da candidare a governatore del Lazio. Non l’ha trovato perché non ha voluto cercarlo (penso a Silvia Costa) ma anche perché qualcuno non si è fatto trovare (penso a Zingaretti o a E. Letta). E come sintesi, scusa, non mi sembra un gran bel risultato genetico. Forse dovremmo cercare le cellule staminali del PD e provare ad innestarle per vedere se la seconda volta viene fuori qualcosa di migliore!

  7. ANDREA TRANQUILLO E RESISTI, RESISTI, RESISTI!
    CI SIAMO ANCHE NOI NEL PD CON TE

  8. A chi giova la frattura? non all’Italia, non al PD, non alla Chiesa. Non a chi è ammalato. La porta chiusa della parrocchia di Piergiorgio Welby, le accuse feroci indirizzate a Beppino Englaro, mi hanno ferito, ed ogni giorno mi ferisce l’esperienza dell’accanimento terapeutico irrazionale ed immotivato. Tutto questo mi ha stimolato alla ricerca della sintesi, non del compromesso, non della contrapposizione. Con la barra dritta sul rispetto, sulla tolleranza, diciamo pure sull’amore, qui si può. Son contenta che il DDL passi anche da te, e che tu non lo viva come un problema di identità. Ma di persone. Tienici informati, sono con te e non siamo pochi.

  9. Ho anch’io grandissima stima di Benedetto, anche di te.
    E però sono felicissima della candidatura della Bonino…e sì, tornerò a votare PD, solo perché la Bonino è davvero una persona seria e non una paracula ops! una paraventa. (per i cattolici dall’animo sensibile come Luca gras)
    Niente a che vedere con gente come Rutelli, tanto per capirci bene.

  10. non posso rispondere a nome di Luca Gras, anche per ché qui non ha scritto e non sempre abbiamo la stessa visione delle cose.

    Però dalla definizione “cattolici dall’animo sensibile” mi sento richiamato… non sarei così irridente… se era irridente… sono sensibile, sai.

    sin da quando ho conosciuto il blog di Andrea (anzi, prima ho conosciuto lui), ho sempre fatto il tifo per la sua presenza nel PD. E continuo a farlo molto convintamente.

    Ma – A ROMA – opporre alla pasionaria dei valori tradizionali e da poco anche clerico sdoganata Polverini, un’icona del radicalismo da battaglia (serissima donna e serissima politica, non posso negarlo) è un vero calcio nel culo (ops) per chi come me si trova spesso a difendere le ragioni dell’opportunità e della liceità (sic!) di una forte e libera presenza di politici di formazione cristiana nel campo del centro sinistra…

    Operazione durissima sopratutto se la fai dentro parrocchie e di fronte a certi preti e certi vescovi.

    Amen.

    (poi, sui segni buoni del lavoro che sta facendo Andrea all’interno non ho proprio nulla da dubitare)

  11. lucagrasselli

    Non è questione di sensibilità o ipersensibilità, cari Luana e … Simone. Io sono felice che Luana torni a votare PD, perché è il mio partito. Ma il PD è irrevocabilmente il partito del dialogo tra laici e cattolici. Questo Luana deve saperlo e accettarlo. Che significa anche litigare, ma litigare su un progetto che rimane comune.

    Se invece il PD diventa qualcosa di diverso, fatecelo sapere.

  12. Le considerazioni sono tante , il fatto è che anzichè trovare un candidato per risolvere i problemi della gente, il Pd pensa a risolvere i problemi dei politici, offrono solo minestre riscaldate,la definizione data da Bersani alla Bonino ( fuori classe ) pensa te chi sono i bidoni
    si cerca sempre nella casta , i tanti iscritti quelli
    della società civile servono solo ha portare voti
    Il caso Puglia è qualcosa di stomachevole
    una segreteria regionale mal consigliata siè comportata come un perfetto dilettante allo sbaraglio, assessori uscenti che remano contro
    le decisioni del partito Rivogliono Vendola ma
    intanto la sanità pugliese il suo deficit è aumentato vertiginosamente siè cercata un ‘alleanza di nuovo conio è dopo i tira è molla
    hanno riproposto il già bocciato Boccia , Domenica si faranno le primarie D’alema in tour sta dicendo che se vince Vendola si perdono le elezioni regionali nonostante che Franceschini abbia assicurato che gli uomini della sua mozione voteranno il candidato del Pd
    in realtà il partito degli ass Amati , Minervini
    , iscritti on di Quarta fase voteranno contro
    a favore di Niki Vendola ivi compresi segretari sezionali , non mi stupirei se anche Michele Emiliano presidente del Pd regionale votasse a favore di Vendola , in Calabria , in Campania un macello un partito diviso in se stesso ,
    Caro Andrea le tue battaglie sono giuste ma vedi io mi sono dimesso dal Pd perchè non si vuole la sintesi dei Guelfi e Ghibellini perchè in realtà coloro che si sforzano di essere credenti
    non furono mai accolti , le loro idee interessano poco c’è una paurosa lotta intestina per il potere
    riconosco però che Vendola ha avuto ragione
    quando ha detto ( il Pd soffre la sindrome di Romano Prodi ) chi ha accettato la sconfitta delle primarie ? visto che la mozione Franceschini e Quarta Fase nutrono rancori nei confronti di chi ha vinto.
    In queste condizioni il Pd è difficile che possa diventare partito di maggioranza un pò come la mia juve non ha dirigenti all’ altezza ,
    Sono meridionale ho l’ incubo del falso federalismo fiscale tra l’ altro i cittadini pugliesi sono pereoccupati delle possibili centrali nucleari ma anche delle piattaforme petrolifere che rischiano di essere installate come funghi queste cattedrali nel deserto sono
    un danno economico un disatro ambientale
    Fà male sapere che il via libera alle piattaforme petrolifere le abbia date un Certo Bersani ministro del governo Prodi, la giunta regionale pugliese ha taciuto , dormito no si sà ,poi quando
    i cittadini stanno formando comitati ha difesa del loro territorio la giunta regionale di centro sinistra ha fatto ricorso al Tar del Lazio temi di campagna elettorale ? La sanità , l’ ambiente
    la questione meridionale fanno aprire gli occhi e dicono che il Pd non è maturo mi auguro che Francesco Rutelli Alleanza per L’Italia possa crescere per contrastare lo strapotere leghista , venire incontro al meridione per impedire che l’antistato ci consideri a noi meridionali come merce di scambio
    Fermare la deriva populista l’esagerato giustizialismo. Attendo che nella mia regione ed
    anche aMonopoli ci siano delle sedi del Api per dare il mio contributo dispiace ma ho detto addio al Pd

  13. lucagrasselli

    Angelino, se hai lasciato il PD per la nausea della lotta per il potere sperando di trovarla meno nauseante – e non solo, magari, meno complicata – nell’API avrai bisogno di tutti i migliori auguri…

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